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Risonanza magnetica encefalo

Per eseguire una Risonanza magnetica encefalo a Scafati, affidati al Centro Diagnostico San Pietro. L’esame è disponibile sia in convenzione SSN che in regime privato.

Cosa è la risonanza magnetica encefalo

La risonanza magnetica encefalo è un esame di diagnostica per immagini non invasivo che consente di visualizzare con elevata definizione le strutture del cervello e delle aree circostanti, grazie all’utilizzo di un potente campo magnetico e onde radio. A differenza della TAC, questa metodica non impiega radiazioni ionizzanti, rappresentando quindi una scelta preferibile in molte situazioni cliniche, soprattutto per indagini ripetute nel tempo.

Le immagini ottenute durante una risonanza magnetica alla testa permettono di osservare dettagli anatomici del parenchima cerebrale, del tronco encefalico, dei ventricoli, dei vasi sanguigni intracranici e della fossa cranica posteriore. In alcuni casi, per aumentare la sensibilità diagnostica, viene somministrato un mezzo di contrasto.

A cosa serve la risonanza magnetica encefalo

La risonanza magnetica dell’encefalo viene prescritta in presenza di sintomi neurologici, cefalee persistenti, alterazioni della vista, perdita di coscienza, traumi cranici o sospetti di patologie neurodegenerative.

È considerata un’indagine di riferimento per:

  • Valutare tumori cerebrali primari o metastasi;
  • Rilevare malformazioni vascolari come aneurismi o malformazioni artero-venose;
  • Diagnosticare la sclerosi multipla e monitorarne l’evoluzione;
  • Individuare segni precoci di demenze, tra cui la malattia di Alzheimer;
  • Analizzare esiti di ictus ischemici o emorragici;
  • Studiare epilessia e alterazioni strutturali legate a crisi convulsive;
  • Indagare condizioni infiammatorie e infettive (meningiti, encefaliti).

L’accuratezza della risonanza magnetica alla testa, la rende essenziale nei percorsi di follow-up e nella pianificazione neurochirurgica.

Differenza risonanza magnetica encefalo con e senza mezzo di contrasto

La distinzione tra risonanza magnetica con contrasto alla testa e senza contrasto è fondamentale. La risonanza magnetica semplice (senza contrasto) fornisce immagini eccellenti dei tessuti molli, mentre l’aggiunta del mezzo di contrasto consente di evidenziare aree di alterata permeabilità vascolare, infiammazione o neoangiogenesi.

  • Risonanza senza mezzo di contrasto: indicata in casi di sospetto ictus, emorragie, demenze, epilessia, traumi lievi.
  • Risonanza con mezzo di contrasto: raccomandata per valutare tumori, lesioni infiammatorie, sclerosi multipla in fase attiva o recidive, infezioni e metastasi.

Il gadolinio utilizzato come contrasto viene eliminato in modo rapido dai reni e, salvo rare eccezioni, è ben tollerato.

Quando è indicata la risonanza magnetica encefalo

Tra le indicazioni principali per una risonanza magnetica encefalo troviamo:

  • Cefalea cronica non responsiva ai trattamenti comuni, soprattutto se accompagnata da sintomi focali;
  • Alterazioni neurologiche improvvise, come deficit motori, disturbi del linguaggio o della vista;
  • Disturbi cognitivi o comportamentali, specialmente se progressivi;
  • Controllo post-chirurgico in pazienti sottoposti a interventi neurochirurgici;
  • Monitoraggio di patologie già note, come gliomi o angiomi cavernosi;
  • Follow-up di pazienti oncologici, per escludere localizzazioni secondarie cerebrali.

Come funziona

Durante una risonanza magnetica alla testa, il paziente viene posizionato supino su un lettino mobile che scorre all’interno di un grande tubo (gantry). L’esame sfrutta un campo magnetico statico molto potente, che allinea i protoni presenti nei tessuti. L’emissione di impulsi radiofrequenza genera un segnale che viene captato e trasformato in immagini ad alta risoluzione.

L’intero esame dura mediamente dai 20 ai 40 minuti e richiede la massima collaborazione da parte del paziente, che deve rimanere completamente immobile per evitare artefatti.

Norme di preparazione

Il giorno dell’esame, al paziente vengono rimossi oggetti metallici, dispositivi elettronici e accessori (come piercing o protesi non compatibili con risonanza). Vanno segnalate eventuali allergie, gravidanze, dispositivi impiantabili (pacemaker, neurostimolatori, pompe per infusione) o condizioni di claustrofobia.

Durante la risonanza magnetica alla testa, si percepiscono suoni ritmici e metallici: si tratta delle rapide variazioni del gradiente magnetico, del tutto innocue ma rumorose. Per questo motivo vengono fornite cuffie da cui è possibile ascoltare musica. Il sistema di monitoraggio include una telecamera per il controllo continuo da parte del personale medico e un campanello d’allarme a disposizione del paziente. La comunicazione tra la sala RM e la stanza tecnica è costante grazie a un sistema di altoparlanti.

La preparazione per una risonanza magnetica encefalo varia in base all’uso o meno del mezzo di contrasto. In caso di esame con contrasto, è consigliato un digiuno di almeno 4-6 ore. È opportuno presentarsi con esami recenti della funzionalità renale (creatinina, eGFR), soprattutto nei soggetti con patologie croniche.

Qualora sia necessario, i pazienti possono eseguire in sede tutti gli esami di preparazione (esami di laboratorio, RX torace).

Cosa non fare durante la risonanza magnetica encefalo

Durante l’esame, è fondamentale:

  • Evitare qualsiasi movimento, anche minimo;
  • Non introdurre oggetti metallici nella sala RM;
  • Non togliere le protezioni auricolari;
  • Non interrompere l’esame autonomamente: per qualsiasi disagio si può richiedere assistenza tramite interfono.

Il rispetto di queste indicazioni è essenziale per la qualità diagnostica delle immagini.

Risonanza magnetica encefalo ed effetti collaterali

La risonanza magnetica alla testa è un esame sicuro. L’assenza di radiazioni ionizzanti rende questa metodica indicata anche per esami ripetuti, nei bambini o nelle donne in gravidanza (dopo il primo trimestre e solo se strettamente necessario).

Gli effetti collaterali sono rari e generalmente legati al mezzo di contrasto. Le reazioni allergiche al gadolinio sono infrequenti e, nella maggior parte dei casi, di lieve entità (orticaria, prurito). In soggetti con insufficienza renale avanzata, l’uso del gadolinio è sconsigliato a causa del rischio, seppur minimo, di fibrosi sistemica nefrogenica.

Tra i disturbi più comuni durante l’esame: fastidio per il rumore e vertigini. Questi sintomi si risolvono spontaneamente a fine procedura.

Risonanza magnetica encefalo al Centro San Pietro a Scafati

Per eseguire un Risonanza magnetica encefalo a Scafati, affidati al Centro Diagnostico San Pietro, che grazie all’esperienza dei radiologi e all’utilizzo delle strumentazioni più avanzate garantisce ai pazienti esami sicuri e affidabili. L’esame è disponibile sia in convenzione SSN che in regime privato.


Per prenotare un esame o per maggiori informazioni

Risonanza magnetica encefalo Scafati – Centro Diagnostico San Pietro

Functional magnetic resonance imaging and the brain – Chow MS, Wu SL, Webb SE, Gluskin K, Yew DT. Functional magnetic resonance imaging and the brain: A brief review. World J Radiol. 2017 Jan 28;9(1):5-9. doi: 10.4329/wjr.v9.i1.5. PMID: 28144401; PMCID: PMC5241538.