La PROLATTINA è un ormone prodotto dalla ghiandola ipofisaria, che ha la funzione di produrre il latte nelle donne gravide. Se prodotta in eccesso (IPERPROLATTINEMIA) determina un’alterata produzione di altri ormoni prodotti dall’ipofisi (LH e FSH) e una riduzione dell’attività dei recettori per tali ormoni
a livello delle gonadi (testicoli ed ovaie) sia in modo diretto che indiretto stimolando la produzione di androgeni deboli da parte del surrene. La conseguenza finale è una ridotta produzione di ormoni sessuali maschili e femminili da parte delle gonadi con relativo IPOGONADISMO.
Clinicamente nella donna si riscontrano alterazioni del ciclo mestruale, dall’amenorrea (assenza di mestruazioni) alla polimenorrea (periodo intermestruale accorciato), talvolta accompagnate da galattorrea (fuoriuscita di secrezioni lattescenti dal capezzolo). Un’iperprolattinemia di lunga data può essere responsabile di una dispareumia (dolore durante rapporti sessuali) osteoporosi, sterilità e modificazioni dell’umore.
Nell’uomo i sintomi più frequenti sono la riduzione della libido, l’impotenza e la riduzione del volume dell’eiaculato.
La diagnosi dell’IPERPROLATTINEMIA si basa su due prelievi del sangue eseguiti con metodica anti-stress, intervallati da 30 minuti.
Tra le cause dell’IPERPROLATTINEMIA, oltre a quelle indotte da farmaci, la più frequente è la presenza di un ADENOMA IPOFISARIO la cui diagnosi si avvale di una RISONANZA MAGNETICA DELLA REGIONE IPOFISARIA CON MEZZO DI CONTRASTO ENDOVENA.